Don Montani Graziano

Nato a Verolanuova il 14.2.1932. Della parrocchia di Verolanuova. Ordinato a Brescia il 18.6.1955. Vicario parrocchiale a Fiesse nel 1955. Vicario parrocchiale a  S. Francesco da Paola, città dal 1955 al 1961. Vicario parrocchiale a Manerbio dal 1961 al 1966. Assistente diocesano Aimc e Mmac. Vice assistente di Azione Cattolica adulti dal 1966 al 1975. Assistente spirituale Compagnia  di S. Angela  dal 1974 al 1975. Parroco a Iseo dal 1975 al 1982. Parroco di Nave dal 1982 al 1995. Presbitero collaboratore dei S.S. Francesco e Chiara, città dal 1995 al 2000. Presbitero collaboratore a Mompiano, città dal 2000. Morto a Brescia il 4.1.2008. Funerato a Brescia il 7.1.2008. Sepolto a Verolanuova il 7.1.2008

Don graziano Montani è stato il primo sacerdote bresciano ad andarsene nel 2008, chiamato a ricevere il premio della vita eterna, riservato ai  servi buoni e fedeli. Aveva 75 anni. Infatti in lui è scomparso uno di quei preti che, pur senza titoli accademici e ecclesiastici, ha messo al servizio dei fratelli la sua vasta cultura religiosa e letteraria e la sua fine spiritualità sacerdotale, divenendo riferimento spirituale di più generazioni di giovani bresciani e di famiglie, comunicando quell’arte del vivere ispirata dal vangelo, che lui per prima ha sempre messo in pratica, fondendo in armonia fede e umanità. Questa spiccata capacità di far risplendere il valore e  la bellezza dell’umanesimo cristiano, don Montani cominciò ad esplicitarla  da giovane prete nella parrocchia cittadina di San Francesco da Paola, dove giunse dopo una breve esperienza di Fiesse, promuovendo diverse iniziati vedi formazione catechistica e di promozione umana. Ma è stato nell’ambito stimolante del grande oratorio di Manerbio che don Montani portò una ventata di spiritualità, coinvolgendo la gioventù che ricambiava la sua dedizione con affetto crescente e rispondenza entusiasta. Interpretando profeticamente i reali bisogni dei giovani di allora don Montani privilegiò la strada del condividere con loro in amicizia e paternità il cammino della vita di ogni giorno, puntando però su momenti trainanti e qualificati per tutti: l’Eucarestia della domenica, la confessione del sabato, l’incontro culturale del martedì.

A questa stagione seguì, poi, la tappa importante degli incarichi diocesani che svolse sempre in modo dinamico, con la dovuta preparazione e disponibilità. In quegli anni mise i suoi talenti al servizio dei laici adulti dell’Azione Cattolica, dei maestri e dei docenti cattolici e delle consacrate della Compagnia di Sant’Angela. Non ha mai posto limiti al tempo per questi incarichi diocesani, come non si è risparmiato nell’insegnamento della religione al Liceo Classico Arnaldo e all’Istituto Gambara. Poi vennero le  due esperienze di parroco e Iseo per 8 anni e a Nave per 13. A Iseo giunse nel 1975, iniziando la sua attività pastorale con la consueta capacità di espressione e coinvolgimento. Nel rinomato centro turistico promosse attività pastorali e formative, ma anche tante  iniziative finalizzate alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della comunità. A Nave giunse nel 1982 e si trovò in tutt’altro contesto, in un territorio in cui industria e lavoro avevano quasi soffocato la sensibilità per la dimensione culturale e religiosa. Inoltre dovette confrontarsi subito con la piaga della tossicodipendenza, che toccava massicciamente la gioventù. Don Montani, pur cosciente delle difficoltà, non si arrese e pure a Nave portò una scossa di rinnovamento, coinvolgendo volontari in ogni campi, dando loro occasioni formative, fra le quali spiccano memorabili corsi di teologia, e concedendo fiducia. Una scelta che non mancò di portare frutti. Anche a Nave non mancò  di prendersi cura dei beni artistici delle varie contrade del pese. Nel 1995, con una certa sofferenza, diede anzi tempo le dimissioni da parroco. Ma non andò in pensione. Infatti continuò il suo apostolato prima nella parrocchia cittadina  dei S.S. Francesco e Chiara e poi, dal 2000 fino alla morte a S. Gaudenzio di Mompiano. Anche in queste parrocchie ha donato la sua capacità di coinvolgere con le sue omelie e conferenze, molto comunicative e aderenti alla vita e all’attualità, con i consigli nell’intimità del confessionale, con una squisita carità verso tutti. Alle sue esequie a Mompiano, presiedute dal vescovo Monari, vi è stata la partecipazione commossa di fedeli di tutte le parrocchie e comunità che hanno beneficiato dell’opera sacerdotale di don Montani: la commozione che si leggeva sul volto dei presenti è stata la più convincente dimostrazione di quanto bene abbia seminato nella sua intensa avventura umana e sacerdotale.